Inizio di stagione da incorniciare per Martina Bestagno, giocatrice ligure rientrata in estate al Famila Basket Schio. Prima la vittoria in Supercoppa Italiana ad Alghero in finale contro la Virtus Bologna, poi l’ottima partenza in campionato con tre vittorie e 10 punti di media. Ora, questa domenica, il rematch contro le V-Nere nel big match di Serie A1. L’Azzurra, grazie anche alla collaborazione dell’ufficio stampa di Schio, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Liguria a Spicchi.
Che partita è stata la finale di Supercoppa? Pensi che il duello con Virtus Bologna sia il duello dell’anno nel basket italiano femminil?
La finale di Supercoppa è stata emozionante perché il giorno prima in semifinale non avevamo giocato molto bene, mentre Bologna aveva battuto agilmente Ragusa dopo di noi. Lì si è alzata un po’ la pressione. Sapevamo tutti che sarebbe stato il match più atteso, quello che gli addetti ai lavori pensano possa essere la sfida in Italia quest’anno. Non pensavamo di riuscire a vincere così “facilmente”. Noi siamo state molto brave, eravamo molto concentrate e loro hanno pagato probabilmente il fatto del cambio allenatore in corsa, lavorando magari meno di noi su alcune cose. Noi stiamo inserendo anche le due americane, arrivate da poco. Siamo soddisfatte.
Che sensazioni ha avuto tornando a vincere quello che è stato il tuo primo trofeo con la stessa canotta con cui lo facesti tuo nel 2015? Ovviamente ad eccezione della Coppa Italia di Serie A2 ottenuta con Bologna.
È stato bello perché comunque la Supercoppa è un po’ l’antipasto della stagione. Iniziare bene ti dà sicuramente una marcia in più. Era uno degli obiettivi stagionali, quindi sono contentissimo di averlo centrato insieme alle mia compagne.
Quando si è concretizzata la trattativa con Schio e quando hai capito che il ciclo a Venezia fosse “finito”?
Diciamo che da entrambe le parti non c’era più il desiderio di continuare. Schio cercava una lunga italiana ed eccomi qua. Sono stata veramente molto contenta di ritornare. Mi è dispiaciuto lasciare Venezia perché comunque ho passato cinque anni intensi. Ma era giusto così, insomma.
Che ambiente hai ritrovato a Schio? Cosa ti sembra sia cambiato in questi anni e cosa ha trovato almeno simile?
È cambiato un po’ tutto, a livello di compagne di squadra ritrovo solo Giorgia Sottana. Allenatore nuovo, veramente molto preparato e con molta fiducia in quello che fa e in quello che ci dice. Trasmette molto e di conseguenza abbiamo moltissima fiducia in lui. Qualcosa di simile è sicuramente la mentalità vincente. Ogni giorno vai ad allenarti e vedi tutti i banner e gli stendardi appesi e capisci comunque di far parte di qualcosa di importante.
Quali gli obiettivi di squadra e quali gli obiettivi individuali?
Obiettivi di squadra ce ne sono tanti ma il primo è comunque migliorare di giorgno in giorno, allenamento dopo allenamento. È così che costruisci un’annata vincente. L’obiettivo in Italia è quello di cercare di vincere il più possibile mentre in Europa, lo diciamo piano, le Final Four sono la cosa a cui teniamo di più. A livello individuale sinceramente vorrei fare bene, farmi trovare pronta e essere in grado di aiutare la mia squadra quando ne ha bisogno in qualsiasi modo. Poi ci sono anche le due finestre con la Nazionale, con anche un Europeo la prossima estate. Cercare di essere una giocatrice duttile qua a Schio e poi centrare la qualificazione agli Europei, con la competizione in estate.