Vittoria esterna di vitale importanza per Pegli di coach Piastra, capace di espugnare il PalaCarrino contro l’Aurora Chiavari di coach Marenco. La società chiavarese ha pubblicato un’analisi della sfida per mezzo del suo sito ufficiale:
Va da sè che la partita storta ci può stare. Quando cominciano ad essere troppe, però, accade che al tirar delle somme i punti mancano e il borsellino non tintinna. Credito esaurito.
Tra le altre, questa era la partita da segnare in rosso sul calendario: una vittoria con il Pegli non solo era augurabile ma pure pronosticabile. L’Aurora veniva da una coppia di successi – anche se sull’ultimo ottenuto “spezzando le reni” al Follo è meglio far scendere una provvidenziale cortina fumogena – che in ogni caso la avevano sollevata dalle incomode ultime posizioni. Una vittoria, dicevamo, la avrebbe messa nelle condizioni di poter guardare al futuro (immediato) con malcelata fiducia nei propri mezzi. E invece no, la fiocinata sul piede è sempre in agguato. Quarantacinque minuti difficilmente commentabili (anche perché chi vi scrive ha portato i propri “talenti” altrove) che fanno seguito ai quaranta di casa-Follo nei quali perlomeno era giunta la vittoria. E così siamo qui a discernere di una squadra che gira a 3 vittorie e sei sconfitte in attesa di un impegno casalingo tutt’altro che comodo contro Ospedaletti.
L’Aurora non riesce nell’intento di riappacificarsi con gli dei del basket neppure stavolta e il canestro rimane una chimera. Le percentuali si attestano sul 32% (25/78) da due punti e un tragico 13% da tre (4/30) e purtroppo spiegano il momento di una squadra che non geolocalizza la retina. Non rimane che aspettare tempi migliori e quandanche non arrivassero, puntare maggiormente sulla difesa, il vero core-business di una formazione che per adesso non ha brillato certamente con un gioco spumeggiante. Ad majora…