Doppia sconfitta per Rivarolo, superato al PalaMorante dalla Futura Genova di coach Cosentino ed al PalaSharker da Pegli. La società rivarolese ha pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale una fantastica analisi delle sfide, degna di una candidatura al Premio Pulitzer:
#THEPROCESS #THEBLOOD #THEREDEMPTION pt.1
… Sappiamo che siamo più attesi del Natale e che 40 giorni digiuni dai nostri resoconti partita siano tosti come il pane alla mattina. Ma eccoci qui a recuperare tutti gli arretrati, 3 partite. 3 segni, 3 momenti che come in una fenomenologia dello spirito di squadra ci hanno riportati redenti al raggiungimento di una sintesi ormai quasi dimenticata… la VITTORIA
1- Contro i marinettiani/futuristi di Futura, Zang! Tumb! Tumb! sembravamo giocarcela, fino a che un’ avanguardistica intuizione bellica avversaria ha tarpato le ali raggianti del nostro attacco: La difesa a zona.
Capitanati, dal Futurista per eccellenza, “occhi turchini e giacca uguale” Davide Scala capitoliamo inermi come “d’autunno sugli alberi le foglie”, complice sicuramente la grande prova del “Barba della Begato Alta” Piootre Ballistreri che con i suoi possenti gomiti e i suoi nerboruti polpacci ci ha cucinato lentamente come la nonna alla cena di natale. Sebben in trasferta si è sentito un po’ a casa e l’aria del suo quartiere l’ha certamente galvanizzato come anche il nutrito seguito di supporters che l’hanno sostenuto dagli spalti della Morante.2-Trasferta a Pegli, scontro con le vecchie conoscenze Fjoraldo Nezaj e Jonathan Endara, quest’ultimo autore di un ottima prova, essendo anche l’allenatore dei nostri Under, Marco D’Erba e Tommaso TommyGun Amoretti ci teneva a fare bene. è scesa una lacrimuccia anche a Valerio Daga, ritornare nella palestra che ha visto la genesi delle sue matte e funamboliche gesta, lo ha emozionato.
Ahimè per la seconda partita consecutiva non siamo riusciti a raggiungere il nostro (primario o secondario?) obbiettivo: i 50 punti… ma come al solito ci siamo andati vicinissimi
non tutto è da buttare però i giovani leoni hanno lottato, il sangue avversario sulle loro divise ne è testimone: il cinghialbasket è salvo!
in più la serata è stata illuminata anche da una giocata d’antologia, Carlo Ighina in uno dei suoi classicissimi step in back con spin rotatorio in uscita dalla penetrazione, sospinto dal suo proverbiale urlo/ruggito d’autoincitamento:”CARLO TIRA BENEEE!”… segna i suoi primi punti fuori casa della stagione… Ovazione dello stadio… un gesto tanto sontuoso e perfetto che ricorda i primi schizzi-preparatori del Giotto per gli affreschi della Cappella dei Rovegni, dove la mano docile dell’artista attempato era sacra come la vacca in India.
Inconsueto post-partita in pizzeria insieme alla squadra di casa, in pieno stile terzo tempo cinghial-rugbyistico, ed è soprattutto qui che si è fatta sentire la mancanza di Temptation Matteo Pollini e di KARL JOHANN Carlo Sciaccaluga, alle 23.30 già tutti a casa… INACCETTABILE!2 sconfitte, ma che sono solo due piccoli passi per quello che verrà…
come dice un saggio a Philadelphia #trusttheprocess
e sulle parole di un certo Churchill
“Non ho altro da offrire che sangue, fatica, lacrime e sudore” #theblood
vi aspettiamo per la seconda parte, la terza partita, La REDENZIONE…TO BE CONTINUED