Grande successo per l’Aurora Chiavari di coach Marenco, capace di superare di misura al PalaCarrino il Tigullio di coach Annigoni. La società chiavarese ha pubblicato un’analisi della sfida per mezzo del suo sito ufficiale:
La seconda vittoria dell’Aurora avviene trattenendo il fiato nel finale punto-a-punto, una conclusione degna di una gara asfittica, dove le difese hanno messo la museruola agli attacchi. Basti citare i dieci punti totali della coppia Arhangelski-Vexina A., abituati a ben altre scorpacciate di canestri ultimamente: un emblema dell’attenzione che gli uomini di Giuliano Marenco hanno posto nella fase di contenimento. Ecco, proprio dalla difesa occorre partire per spiegare il successo dei chiavaresi nel derby del Tigullio contro la ….Tigullio, perché – come avviene ormai di sovente – l’Aurora di questo campionato vede molto in lontananza il canestro. Se poi anche il “fromboliere” Poltroneri, uno dei pochi deputato a infilarla nel cerchio posto a metri 3.05 dal suolo, viene a mancare (assenza pesante che speriamo non si protragga nel tempo) l’orticaria alle mani aumenta ancora di più e il 20/69 mal contati dal campo non lo spiega compiutamente.
Poche scintille quindi in un match dai toni agonistici forse un filino sotto le attese, con l’Aurora sempre al comando per tutti i 40 minuti ma – proprio a causa delle avversità balistiche – mai sul punto di farti accomodare sulla poltroncina, anzi tenendoti su un letto di chiodi con parabole piatte e arcuate, rotanti ed ellittiche. Mal gliene incoglie ai giovani ospiti che non avvertono l’ansimare dei gialloblù una volta arrivati a un passo dall’agognato striscione d’arrivo, bloccandosi completamente e favorendone il rientro. Anche la Tigullio lamenta una messe di errori piuttosto esiziali dalla linea del tiro libero, alcuni dei quali in frangenti decisivi. In tutto questo campionario spiccano le prove di Davide Calzolari (doppia doppia da 10 punti e 17 rimbalzi, ma non citiamo le percentuali…), Edoardo Ferri (in campo per quaranta minuti filati e top score con 14+8 rimbalzi) e del redivivo Djordje Pantic (ottime alcune sue zingarate nei pressi del canestro).
Atmosfera rarefatta, poco da derby e molto da lavori in corso. Bravi comunque i gialloblù a fermare la lanciata squadra di Annigoni, in grado di compilare un record di 5 vinte e una sola sconfitta fino al match del PalaCarrino. E adesso arriva un dittico di incontri meno impossibili per i ragazzi di coach Marenco.