CHRONICLE ✍🏼 Era obbligatorio rialzarsi per il Leyton Orient di Steve Davis, reduce da quattro sconfitte nelle precedenti cinque sfide. L’avversario di turno era il Tranmere Rovers di Micky Mellon, da affrontare a Prenton Park sotto una pioggia torrenziale. Partono forte i padroni di casa, impegnando più volte un attento Charlie Grainger nei primi venti minuti. Si arriva così al 22′, quando James Dayton mette in mezzo un pallone dalla destra che Matt Harrold deposita in rete dal cuore dell’area.
Il vantaggio, tuttavia, dura solo una manciata di minuti. Ovvero fin a quando Andy Cook al 26′ deposita in rete un pallone respinto da Grainger su precedente conclusione sotto porta da parte di James Norwood, con conseguente pareggio della Super White Army. Prima dell’intervallo c’è spazio per l’incornata del difensore Mark Ellis che finisce di un niente a lato alla sinistra del portiere, il tutto su uno splendido cross tagliato dalla sinistra da parte del solito Jobi McAnuff. Al rientro dagli spogliatoi il Leyton Orient si spegne, lasciando spazio al forcing degli avversari, a cui si contrappone un grande Grainger. Non può nulla il portiere classe ’96, invece, quando Dylan Mottley-Henry se ne va sulla sinistra al 71′ e crossa per Norwood, il quale di testa realizza il più facile dei goal a pochi centimetri dalla porta.
Gli O’s risentono dei fantasmi delle ultime giornate e così la Super White Army sfiora la rete del 3-1 con una splendida incornata di Connor Jennings. Una tentativo a rete che costituisce l’ultima occasione della sfida, conquistata così dal Tranmere Rovers. Notte fonda per il Leyton Orient.
SCOREBOARD 📊
NATIONAL LEAGUE
TRANMERE ROVERS vs LEYTON ORIENT 1-2 (1-1)
TRANMERE ROVERS: Davies, Buxton, McNulty (C), Sutton, Ridehalgh, Tollitt (41′ Mottley-Henry), Norburn (89′ Harris), Hughes, Jennings, Cook, Norwood. A disp: Wharton, Alabi, Mangan. Allenatore: Mellon.
LEYTON ORIENT: Grainger, Caprice (65′ Sendles-White), Ellis, Happe, Brophy, Lawless (C), Clay, Dayton (79′ Boco), McAnuff, Harrold (79′ Mooney), Bonne. A disp: Sargeant, Mooney. Allenatore: Davis.
MARCATORI: 22′ Harrold, 26′ Cook, 71′ Norwood.
INTERVIEW 🎙 Steve Davis ha affermato che «siamo certamente arrabbiati per risultato», in quanto «meritavamo di più da questa partita». «È stato frustrante non essere riusciti a mantenere il vantaggio più a lungo», aggiungeva il mister, «li abbiamo fatti rimontare dopo aver segnato troppo presto e avremmo dovuto rimanere più in controllo della sfida». Un avversario le cui caratteristiche erano conosciute dal tecnico degli O’s, il quale ha sostenuto che «siamo giunti alla sfida con fiducia sapendo che il Tranmere aveva sia concesso sia realizzato nove goal», e che quindi «sapevamo che sarebbe stata dura ma pensavamo saremmo stati in grado di fronteggiarli con la nostra difesa». Infine, un pensiero la composizione della rosa in relazione alla National League: «Non abbiamo veramente fatto molto in questa stagione, è una cosa tipica di questo campionato ma con tutto il rispetto non credo che abbiamo i giocatori adatti a giocare sui lanci lunghi ed a fare battaglia in campo». Laconica la chiusura: «Abbiamo lottato e avremmo potuto giocare di più a calcio di quanto abbiamo effettivamente fatto».
OPPONENT ⚽️ Il Tranmere Rovers è una società inglese situata a Birkenhead, a un quarto d’ora da Liverpool. Soprannominati Super White Army, furono fondati nel 1884 ma vissero la loro Golden Era negli anni Novanta, dopo essere finiti sotto amministrazione controllata nel 1987 a causa di problemi finanziari. Furono tre i Playoff per la promozione in Premier League disputati sotto la guida di John King in questo decennio, mentre nel 2000 arrivò il risultato più prestigioso della storia del club: la finale di League Cup, in cui i ragazzi di John Aldridge vennero sconfitti dal Leicester. Molto importante l’attività dei suoi supporters, che nel 2010 tramite il Tranmere Rovers Trust raccolsero la bellezza di 12.500 £ utili alla firma in prestito di Andy Robinson, di ritorno a Birkenhead dopo sette stagioni. La rivale storica della Super White Army è il Bolton.
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