Vittoria importantissima per le ambizioni di promozione dell’Esperia Cagliari di coach Fioretto, ottenuta al PalaEsperia contro Battipaglia di coach Menduto. La società sarda ha diffuso a mezzo stampa un’analisi della sfida:
Terza vittoria consecutiva nella fase nazionale del campionato di Serie C per l’Esperia Cagliari, che al palasport di via Pessagno si impone anche sulla Treofan Battipaglia con il punteggio di 63-57. Il successo permette ai granata di agguantare proprio i campani al secondo posto nel girone, ma gli uomini di Menduto, grazie al +19 ottenuto all’andata, mantengono dalla propria parte la differenza canestri.LA GARA – In avvio il grande trascinatore è Francesco Musiu: il playmaker esperino è letale dalla lunga distanza, e permette ai cagliaritani di portarsi subito sul +6 (8-2). Battipaglia risponde con un contro parziale di 9-0 che ha in Ausiello il principale protagonista, ma Musiu è inarrestabile e, segnando a ripetizione (5 triple consecutive), permette all’Esperia di chiudere il primo quarto in vantaggio sul 21-19.Nel secondo quarto le percentuali si abbassano, e il tema della gara diventa, da entrambe le parti, la difesa. La Treofan mette nuovamente la testa avanti, Pedrazzini con la collaborazione di Cornaglia rimette le cose in sesto per l’Esperia, e gli uomini di Fioretto sono in vantaggio anche all’intervallo lungo (29-28).Al rientro in campo i cagliaritani allungano sul +5 (33-28) con i canestri di Passa e Musiu. Gli arancioblu si affidano al solito Ausiello, che a metà parziale riesce a impattare nuovamente a quota 37. I campani prendono fiducia e si portano avanti, ma a ridosso del 30′ si scatena ancora Pedrazzini (47-44 Esperia).Nell’ultimo quarto i granata cercano di dare la spallata decisiva all’incontro, ma Battipaglia – in un modo o nell’altro – riesce sempre a restare aggrappata al match. La gara si fa maschia e spigolosa, e i granata devono fare i conti con la defezione di Chessa, messo ko da un infortunio alla caviglia sinistra. Ma la sfortuna non scalfisce la determinazione dei padroni di casa, che serrano le fila in difesa e sigillano il successo grazie a due canestri determinanti di Pedrazzini.