Pubblicato sul sito ufficiale del CUS Genova in data 23/01/2016.
Dopo la maratoneta Emma Quaglia, il cestista Marcello Mangione, il tennista Tommaso Metti, l’hockeysta Luca Zerbino e l’atleta Luminosa Bogliolo, il nuovo atleta della settimana del CUS Genova è Emanuele Kolp. Hockeysta degli Universitari, uno dei leader della squadra che nelle prossime settimane tenterà l’assalto alla Serie A2 fin dalla ripresa del Campionato Prato, in data 05/03 contro l’HC Ligura.
In un mondo monopolizzato da determinate discipline, come di sei innamorato dell’hockey?
Dopo 7 anni di nuoto agonistico, durante elementari e medie, sentivo il bisogno di provare uno sport di squadra. Iniziai con il calcio vista la popolarità, ma non durai più di un anno: l’ambiente non mi piaceva. Venne a farci una lezione dimostrativa Patrizia Pisani e visto anche che alcuni compagni di classe già giocavano a hockey andai a provare e da lì fu subito amore.
Ti è mai stato affibbiato un soprannome?
Ho un soprannome: SPK (Super Pigro Kolp). Me lo diedero da piccolo perché ero sempre pigro. Adesso sono migliorato, forse (ride, n.d.r.). È diventato pure Super Purtier Kolp perché giocai in porta nel Campionato Indoor U16 e andammo addirittura alle finali nazionali, vincendo gli spareggi ai rigori dove segnai il rigore decisivo con tutto l’abbigliamento da portiere.
Come giudichi questo avvio di stagione?
La stagione prato quest’anno è diversa: c’è un primo sotto-girone dove non credo stiamo incontrando difficoltà, mentre nella seconda parte dovremo batterci con squadre del nostro livello e lì dovremo farci trovare pronti per riuscire ad arrivare alle finali di promozione. Abbiamo perso qualcuno per strada ed inserito giovani negli 11 titolari. Non credo che il nostro livello sia calato ma penso che, come ogni cosa “nuova”, ci voglia del tempo per far amalgamare il tutto.
Come, in particolare, il girone di Indoor League da voi disputato?
Premetto che quest’anno il Campionato Indoor l’ho potuto giocare poco a causa di impegni universitari e di salute. Ad ogni modo penso che non sia andata malissimo. Bisogna ricordare che nell’Indoor League si trovano squadre di ogni categoria e direi che ci siamo comportati più che bene se si pensa a tutte le assenze durante la competizione, al divario tecnico con le squadre di categoria maggiore e alla possibilità di molte squadre di allenarsi in palazzetti con maggiore frequenza.
Quali gli obbiettivi di squadra nel prosieguo della stagione?
L’obbiettivo è la promozione in A2, pochi giri di parole. L’anno scorso ci siamo andati molto vicini. Quest’anno dobbiamo riuscire ad essere più cinici e dobbiamo gestire meglio le situazioni, imparando dagli errori dello scorso anno.
Quale l’obbiettivo personale?
Migliorare, migliorare sempre. Voglio continuamente imparare e, nonostante per alcuni 24 anni possano sembrare tantini per imparare qualcosa di nuovo, a me piace e quando posso mi fermo di più ad allenamento. L’obbiettivo per la squadra ovviamente è segnare. L’anno scorso tra campionato e finali ho segnato molto, quest’anno sono partito un po’ male: sono a quota 3, con il capocannoniere Zerbino a quota 5. Ma ho voglia e penso di riuscire a dare tanto. Non sono un attaccante ossessionato dal gol: mi piace sopratutto far segnare. Penso che l’importante sia che la squadra giochi bene e crei molto. Mi piace il buon gioco.