Nella giornata di sabato il Tigullio di coach Pezzi ha superato al PalaSport di Santa Margherita Ligure l’Aurora Chiavari di coach Marenco. La società chiavarese ha pubblicato un’analisi della sfida per mezzo del suo sito ufficiale:
Mettiamola così: peggio di sabato sera a Santa Margherita sarà difficile fare. Non propriamente per il punteggio in se stesso – 43 punti totali sono obiettivamente una modica quantità, pur con le dovute attenuanti come vedremo – quanto per le esigue percentuali al tiro che hanno contraddistinto la sfida contro il Tigullio. L’Aurora ha tirato (ehm…) dal campo con un combinato di 16/65, che (armati di calcolatrice) risulta essere un 24,6%. Giova ricordare d’altro canto che gli avversari non hanno sfavillato con un 31,4% (frutto di un 22/70) che serve solo di magra consolazione, anche se dovendo dare a Cesare quel che è suo, la compartecipazione della difesa gialloblù è stata beninteso ingente.
Rimbalzi In quello che si potrebbe definire con buona approssimazione uno spadella-game (non ce ne vogliano i protagonisti, ma non possiamo contrabbandarlo come memorabilia a future generazioni) la discriminante a favore dei padroni di casa è da ricercarsi nella lotta a rimbalzo che li ha visti prevalere per 56-33, con il solo Diouf – promotore di una squassante schiacciatona che ha riconciliato i presenti con l’atletismo del gioco – a racimolarne 18. I gialloblù di coach Marenco si sono scontrati con i loro limiti offensivi e quando anche la tua “prima punta” attuale, al secolo Mladen Dmitrovic (ragazzo del ’99, rammentiamolo), imbrocca la più classica delle giornate dispari (2/12 dal campo, 1/4 ai tiri liberi per un contributo di 5 punti in 37′) viene oltremodo problematico speculare sul come poterla fare franca. Di contro, qualche buon sprazzo è arrivato dal nuovo acquisto De La Cruz, ancora una volta tra i migliori dell’Aurora, sicuramente leader energetico al di là delle nude cifre che parlano di 4/12 dal campo, 3 assists e 4 recuperi.
Spareggio Come anticipato in sede di presentazione, il minimo alleviamento dello status quo è quello di immaginare una diversa risultanza nelle voci principali delle statistiche di cui sopra nel confronto di mercoledì con l’Alcione Rapallo, a questo punto un vero e proprio spareggio-salvezza, data la particolare formula del campionato. Se avrete la bontà di seguirci nell’arzigogolato discorso, proviamo a spiegare tutto (o perlomeno, quello che abbiamo capito…). Al momento, la classifica riguardante le ultime due posizioni recita: Aurora 8 punti, Rapallo 4. Le disposizioni organizzative dicono che l’ultima retrocederà in serie D se ci saranno 4 o più punti di distacco dalla penultima, altrimenti avrà luogo uno spareggio. Il calendario non è di grosso aiuto per gli Aurorini: prossima settimana riposo, poi trasferta a Spezia-Tarros e chiusura casalinga con un Sestri Levante al momento non ancora sicuro della quinta posizione in ottica playoff. Rapallo avrà l’impegno in via don Minzoni con Ospedaletti e poi il mini-viaggio a Santa Margherita prima del riposo all’ultima giornata. Si evince chiaramente che lo snodo principale diventa l’appuntamento diretto di mercoledì 22 a Rapallo (ore 21), dove presumibilmente le due contendenti saranno chiamate alla “madre di tutte le partite” della fase regolare.
Ciao ciao Una “madre” non troppo tenera con i suoi figliocci di sangue giallo-blù considerato che Klaudio Begiqi ha consensualmente rescisso il contratto già da lunedì scorso ripartendo (e accasandosi) alla volta di Pordenone, mentre il “tutto fare” Jacopo Muzzi è fermo per una distorsione alla caviglia che ne rende assai arduo l’impiego nel finale di campionato. Due effettivi in meno alla corte di Giuliano Marenco proprio nel momento topico di una stagione nata sotto una cattiva stella e che rischia di diventare emblematicamente vieppiù paradossale.