Recentemente durante Basket Room, trasmissione cestistica di SKY, Pio Macchiavello è stato intervistato riguardo il tesseramento di giocatori extracomunitari. Il presidente del Tigullio, durante l’intervento, ha anche parlato della sentenza del Giudice Sportivo riguardo la sfida tra loro e Follo, che portò alla partenza del giocatore americano Michael Panaggio. In esclusiva per Liguria a Spicchi, l’americano ha deciso di spiegare la situazione. Qui invece la versione in lingua originale.
Come sta procedendo la tua carriera adesso? Dove stai giocando?
La mia carriera sta procedendo. Ho appena firmato un contratto con una squadra professionistica a Gulbenes, in Lettonia. Debutterò sabato.
Cosa ne pensi della situazione in cui eri coinvolto in Liguria? Cosa sapevi di quel problema?
La situazione era difficile da gestire. Mi sono goduto la regione e divertito con i miei compagni. Firmai con Follo intorno al 2 di settembre ed il rapporto è finito l’8 di settembre. Ero il primo tesserato americano della loro storia e non penso che avessero idea di come fossero le procedure per ottenere l’autorizzazione della Federazione. Tutto ciò che so della situazione era che avessero bisogno del mio diploma del college. Lo diedi quando vennero avviate le indagini. Il mio agente al tempo mi disse che, una volta ottenuto il visto di studio dall’ambasciata americana a Miami per giocare in Puglia, sarei stato libero di giocare quanto avessi voluto senza alcun problema. Gli diedi solo un po’ troppa fiducia.
La situazione è stata spiegata durante la trasmissione televisiva Basket Room. Come ti sei sentito e cosa ti senti di dire al mondo della pallacanestro ligure?
Ero un po’ preoccupato a causa dei miei limiti nella lingua italiana. Ero consapevole che i documenti fossero stati mostrati. Ma credo realmente che questa situazione vada affrontata. Certamente gli americani sono dominanti nella pallacanestro. Questo è il nostro campo. Quindi quando un americano può cogliere l’opportunità di venire in Italia e giocare a pallacanestro noi ci buttiamo senza pensare a ciò che ne consegue. Penso che il sistema sia viziato. Perché un americano che aiuta una squadra a guadagnarsi una promozione in Serie B ma non può continuare a giocarci nella stagione successiva? Deve certamente cambiare e nelle passate due o tre stagioni avrebbe dovuto diventare permesso il tesseramento di noi americani, ma ciò non è ancora stato realizzato. Ai liguri mi sento di dire che mi dispiace e che l’ultima cosa che avrei voluto fare era mancar loro di rispetto. Sono venuto per portare entusiasmo e per dare il mio contributo alla crescita della pallacanestro ligure. Sono stato coinvolto con tutti i gruppi giovanili di Follo e mi sono interessato di molti ragazzi italiani talentuosi che cercano di costruirsi una carriera.
Cosa ti aspetti per la tua futura carriera europea?
Ho grandi sogni. Sono ancora giovane, ho appena compiuto 26 anni. Credo che tutto sia possibile. Non so cosa aspettarmi ma so che voglio giocare per i prossimi 6-8 anni e vedere quando sono riuscito ad arrivare in alto.