Pubblicato sul sito ufficiale del CUS Genova in data 09/11/2016.
Dopo la maratoneta Emma Quaglia, il cestista Marcello Mangione ed il tennista Tommaso Metti, il nuovo atleta della settimana del CUS Genova è Luca Zerbino. Hockeista degli Universitari, si è reso protagonista di un periodo di grande prolificità in fase offensiva in Serie B.
Come ti sei avvicinato al mondo dell’hockey?
Quando ero piccolo, avevo circa otto anni, mia madre, insegnante di educazione fisica, conosceva questa realtà e mi ci ha portato per provare. Mi è subito piaciuto, forse perché ero un bambino molto curioso e agitato quindi era un modo perfetto per sfogarmi. La passione è arrivata con il tempo, sono cresciuto e ho apprezzato e stimato i miei principali allenatori: Patrizia Pisani, la prima e poi Francesco “Franco” Ferrero l’attuale nostro insostituibile allenatore.
A quale hockeysta ti ispiri? Perché?
A dire il vero non ho un vero e proprio idolo. Ma giocare ad hockey mi ha dato la possibilità di viaggiare tanto in Italia e quindi di osservare molte squadre e giocatori di diversi livelli da cui prendere ispirazione.
Come descriveresti la vostra stagione fino ad oggi?
La nostra stagione è partita bene subito, con tre vittorie su tre partite. La squadra è un po’ cambiata rispetto all’anno passato, ma siamo un buon gruppo con tanta voglia di toglierci qualche soddisfazione. Ora siamo solo agli inizi, il campionato è lungo e solo con la testa giusta possiamo pensare di raggiungere i nostri obiettivi.
Durante la passata stagione vi siete fermati ai Playoff. Quale il vostro obbiettivo stagionale?
Naturalmente l’obbiettivo principale è di tornare a giocare i Playoff e salire in A2, ma dobbiamo pensare partita per partita. Tuttavia, come abbiamo già dimostrato, le possibilità per passare ci sono. Noi vogliamo e dobbiamo crederci.
Quale il tuo personale?
Il mio obbiettivo è quello di migliorare dal punto di vista della mia preparazione tecnica e di gioco di squadra. Più che pensare a me, mi interessa impegnarmi perché la squadra arrivi a vincere. In campo siamo in 11, lo spirito di squadra e l’aiuto tra compagni è fondamentale per il raggiungimento della vittoria.