È il primo americano della storia di Follo. Arriva da Miami e ha già sorpreso il pubblico dei Canguri. Stiamo parlando di Michael Panaggio, acquisto estivo dei Biancoblù che ha deciso di raccontarsi in un’intervista esclusiva su Liguria a Spicchi.
Perché hai deciso di venire in Italia? Come ti sei mantenuto in contatto con Follo?
Sono venuto in Italia perché non ho giocato durante la passata stagione e sto attendendo che si concretizzi il procedimento per ottenere la cittadinanza italiana. Avevo bisogno di aggiungere un’altra stagione da atleta alla mia carriera. Non potevo permettermi di saltare due stagioni consecutive. Il mio agente Jorge Nelson Rifatti mi ha comunicato quest’opportunità. Jorge è il mio agente da tre anni e mi ha dato una chance di lasciare il college e quindi quando si è presentata l’opportunità l’ho colta.
Il tuo cognome sembra così italiano…
Sono di origini italiane da parte di padre. Sfortunatamente non sono italiano quando il mio cognome sembrerebbe indicare. Mia madre è tedesca ed irlandese. Ma sono italiano da parte di padre. I suoi nonni erano nati a San Marco di Cavolti ed a Rapolla.
È la tua prima esperienza in Italia? Cosa pensi del Paese?
Questa è la mia seconda stagione in Italia. Ho giocato in Puglia la mia stagione da Rookie con l’Olimpica Cerignola. Non mi sono goduto veramente la città di Cerignola come mi sto godendo La Spezia. Amo il fatto che La Spezia goda di una grande varierà di gente e cibo. La gente è speciale ed è una bella città. Mi sto godendo la mia esperienza a Follo e La Spezia.
Che esperienze hai accumulato nella tua carriera americana?
Ho accumulato grandi esperienze giocando in America. Dall’high school al college. Ho giocato contro giocatori davvero talentuosi come Klay Thompson and Kawhi Leonard ai tempi dell’high school, e Jae Crowder ai tempi del college. Ho perso solo una stagione nella mia carriera e ho aiutato a elaborare il programma dell’high school e del college per il quale ho giocato nel livello successivo.
Follo è come una grande famiglia. Come ti senti con i Canguri?
Follo è grandiosa. Il presidente Attilio e suo figlio Andre sono splendidi nei miei confronti e mi hanno fatto sentire a casa. Coach Andrea e coach Bonanni mi hanno dato un sacco di fiducia. Abbiamo un roster giovane, in cui io sono in verità il quarto più vecchio. Quindi durante questa stagione devo essere una sorta di mentore per i ragazzi più giovani e talentuosi nella nostra squadra, cosa che è divertente. Devo concentrarmi per provare a condividere con loro la mia esperienza cestistica e per sostenerli nelle loro partite per aiutare la squadra ad essere più completa possibile. Cosa che costituisce una sfida divertente per me ogni giorno.
Qual è il tuo obbiettivo durante la stagione?
Il mio obbiettivo durante questa stagione è molto semplice. Voglio vincere. Credo che abbiamo un roster che può non solo vincere in Liguria, ma anche conquistare una promozione in Serie B. Dal punto di vista personale, invece, mi sento come uno dei migliori giocatori di cui però nessuno ha mai sentito parlare. Questo mi spinge ogni giorno negli allenamenti per dimostrare il talento che Dio mi ha donato, nella speranza di arrivare a farmi un nome in Europa.